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Thorvaldsen, Bertel.

Scultore danese. Frequentò l'accademia reale di Copenaghen dal 1781 al 1793, studiando soprattutto con il pittore A. Abildgraad. Viaggiò a lungo a Malta, Palermo, Napoli e nel 1797 si trasferì a Roma, dove ebbe modo di conoscere J.A. Carstens, di cui subì una notevole influenza; in Italia si dedicò allo studio dell'arte antica e delle opere di A. Canova. A partire dal 1811 insegnò presso l'Accademia di San Luca, della quale fu nominato presidente nel 1837. Lo stile neoclassico di T., la sua ricerca della purezza formale dell'opera d'arte e la concezione del bello come valore in sé formarono e influenzarono molti giovani artisti dell'epoca, soprattutto gli adepti della scuola purista sorta a Roma, e i nazareni tedeschi. La manualità, la precisione tecnica e la sensibilità artistica gli procurarono numerose commissioni: la statua marmorea di Giasone (1828, Copenaghen, Thorvaldsen Museum), realizzata per il collezionista T. Hope; il fregio in stucco rappresentante l'Entrata di Alessandro in Babilonia (1812, Roma, palazzo del Quirinale, sala delle Dame) in onore di Napoleone; Amore e Psiche (1803, Copenaghen, Thorvaldsen Museum); Ganimede (1804, Copenaghen, Thorvaldsen Museum), Le Tre Grazie (1819, Copenaghen, Thorvaldsen Museum), Cristo e gli apostoli (1821-23, Copenaghen, chiesa di Nostra Signora), il modello per il Leone di Lucerna (1819-21), il monumento a Pio VII (1831, Roma, San Pietro), la statua dedicata a Massimiliano di Baviera (1833-35). Copenaghen ospita un museo che porta il suo nome, che conserva, oltre a numerose opere, moltissimi calchi e modelli dei suoi lavori (Copenaghen 1770-1844).